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Intervento della Presidente Federale

2021 granataIntervento della neo Presidente Federale Antonella Granata, nell'Assemblea Generale Elettiva del 13 marzo u.s.


Riccione, 13 marzo 2021

Buon pomeriggio e benvenuti a tutti voi; grazie per la vostra presenza che, in questa situazione sanitaria molto complicata, è segno tangibile di attaccamento al nostro sport ed al movimento che lo sostiene; un ringraziamento che estendo a tutti i Presidenti federali, a tutti i dirigenti, federali, territoriali e societari, del lontano e del più recente passato, con ulteriore riguardo al Presidente federale uscente, con il quale ho condiviso il periodo iniziale del mio impegno federale.

Un grazie particolare voglio, però, rivolgerlo: 

  • a Siro Zanella sotto la cui guida il movimento squashistico italiano è divenuto Federazione Sportiva Nazionale riconosciuta dal Coni; il suo sapiente operato di allora e la sua attiva disponibilità di oggi ci permettono una solida struttura organizzata, riconosciuta, ormai, da tanti, dentro e fuori il mondo sportivo italiano;
  • a Davide Monti che da sempre ci accompagna e ci sostiene, come Segretario Generale, in questo lungo e complicato percorso di crescita, che non si è ancora concluso; intendo confermarlo nel suo attuale incarico, che ha sempre svolto e continuerà a svolgere, ne sono certa, con competenza, con passione, con intelligenza e con lealtà verso tutti noi;
  • alla mia società che mi ha consentito di conoscere meglio lo squash ed all’amico Salvatore Speranza che mi ha molto consigliata per operare al meglio; 
  • agli Atleti, ai Tecnici, agli Ufficiali di Gara, ai dipendenti ed ai collaboratori federali che ci hanno fatto “grandi” agli occhi di chi poco sapeva o voleva apprezzarci.

Sappiamo tutti che il prossimo quadriennio, anche e soprattutto per il momento storico che stiamo vivendo, ci pone di fronte a sfide non semplici, ma sono certa che un operato condiviso e partecipato dell'intero movimento ci permetterà, non solo di contrastare le criticità del momento, ma anche di realizzare gli obiettivi prefissati nel nostro programma “elettorale”, che ho condiviso in toto e che oltre 60 nostri tesserati, me compresa, hanno contribuito ad elaborare. Ad esso mi richiamerò nel mio operare e nel mio dirigere, ma voglio qui ribadire, senza annoiarvi con una ulteriore elencazione dei suoi punti, la sua premessa, che leggo integralmente:

Nell’attività e nelle decisioni del Consiglio Federale, degli Organi territoriali federali e di tutti i dirigenti, a qualsiasi livello, in particolare i Presidenti di Società, della Federazione Italiana Giuoco Squash è da tenere nella massima considerazione e come priorità assoluta il perseguire, con coerenza e con continuità, senza incertezze di sorta: 

  • la promozione dell’attività motoria e sportiva (in ogni fascia d’età ed in tutte le situazioni possibili, a cominciare dai giovanissimi) come elemento fondamentale per la formazione della persona, 
  • l’approdo agonistico, anch’esso elemento fondamentale per orientare una persona al rispetto verso gli altri, per aumentare la capacità di relazionarsi con gli altri e per rafforzare la propria capacità di affrontare le difficoltà e di assorbire gli insuccessi.

Allego, a questo mio intervento, il testo integrale del programma, che tutti noi, insieme, abbiamo elaborato e che costituirà l’asse portante del nostro operato futuro.

Sono consapevole che quello che mi avete affidato è un incarico di grande responsabilità e ne sono onorata; ricambierò la vostra fiducia impegnandomi al massimo, senza risparmiarmi, cercando l’aiuto di tutti e dando vera solidarietà a tutte le nostre società sportive, in modo particolare a quelle che molto vorranno operare a favore di questa nostra Federazione. Sappiate che la mia disponibilità, nei confronti di tutti voi, sarà sempre massima e la mia riconoscenza, verso coloro i quali i hanno voluta in questo ruolo, non si esaurirà.

Rassicuro quanti saranno eletti nel nuovo Consiglio federale che agiranno all’interno di una famiglia innamorata dello squash, che per lo squash opererà al meglio delle sue possibilità e capacità.

Concludo questo mio intervento, di ringraziamento e di presa di impegno, dicendovi che:

  • l’unità che abbiamo raggiunto nell’affrontare questo appuntamento elettorale è un bene che dovremo tutelare e salvaguardare da qualsiasi turbolenza dovesse sopraggiungere;
  • un apprezzamento particolare deve andare a tutti coloro i quali, candidati alla Presidenza od al Consiglio Federale, hanno rinunciato alla loro candidatura per assicurarci questa unità; la loro rinuncia non significa che loro abbiano meno meriti di altri, ma è la conferma che l’abbondanza di interesse, sempre ben venuta, comporta inevitabili esclusioni che, però, tutti vorrebbero evitare per sé stessi e per gli altri; 
  • un saluto afffettuoso va a Massimiliano Cipolletta, già nostro vice Presidente, che ho potuto apprezzare per la sua particolare umanità;
  • non appena si sarà conclusa questa emergenza covid vi chiederò di partecipare ad un’assemblea generale straordinaria nella quale definire ancora meglio quello che faremo per riprendere la normale nostra attività agonistica, che oggi ci manca e ci manca molto.

Grazie a tutti,

Antonella Granata


Programma di lavoro federale per il quadriennio olimpico 2021-2024

Nell’attività e nelle decisioni del Consiglio Federale, degli Organi territoriali federali e di tutti i dirigenti, a qualsiasi livello, in particolare i Presidenti di Società, della Federazione Italiana Giuoco Squash è da tenere nella massima considerazione e come priorità assoluta il perseguire, con coerenza e con continuità, senza incertezze di sorta, 

sia la promozione dell’attività motoria e sportiva (in ogni fascia d’età ed in tutte le situazioni possibili, a cominciare dai giovanissimi) come elemento fondamentale per la formazione della persona, 

sia l’approdo agonistico, anch’esso elemento fondamentale per orientare una persona al rispetto verso gli altri, per aumentare la capacità di relazionarsi con gli altri e per rafforzare la propria capacità di affrontare le difficoltà e di assorbire gli insuccessi.

Altro, pure importante, è da considerarsi elemento complementare a quanto sopra esposto.

Nella fase preparatoria al nostro momento elettorale vero e proprio, previsto per il 13 marzo p.v., sono stati coinvolti tutti coloro che avevano espresso un loro specifico e legittimo desiderio di esprimersi in merito ai futuri programmi federali; programmi che assumono caratteristiche particolari ed impegnative alla luce delle continue e non ancora concluse, modifiche, dell’assetto dell’organizzazione sportiva italiana, attuate ed impostate dall’autorità politico-parlamentare. 

In tale fase preparatoria sono emersi aspetti, largamente condivisi, ai quali dedicare attenzione.

Anche se la credibilità dello squash nell’organizzazione sportiva italiana è, negli anni scorsi, di molto cresciuta ed anche se lo squash è uno sport vero e come tale la Figs lo gestisce

a)le sue relazioni istituzionali e la sua capacità di attrarre sponsorizzazioni sono, largamente, insufficienti;

b) i proprietari privati di campi con la passione verso il gioco dello squash, molto presenti nel passato, sono andati, via, via diminuendo a causa della decrescita commerciale dello squash;

b) nello squash si sono, di molto, ridotte socialità e convivialità.

Tutto ciò consiglia un programma operativo frutto di una convergenza larga e diffusa ed attuato in modo coerente con le premesse e gli obiettivi in esso dichiarati, togliendo spazio ed importanza alle polemiche inutili, poco costruttive e fine a sè stesse.

Dunque, riflettere ed agire su:

  • la necessità di aumentare, in modo significativo, l’autofinanziamento (relazioni istituzionali e sponsorizzazioni private) puntando ad una maggiore equilibrio tra questo ed i contributi pubblici assegnati alla Figs, che pure sono inadeguati alle sue esigenze operative;
  • il potenziamento della presenza e dell’immagine dello squash e della Federazione, nonché la loro crescita poggiano, principalmente, sugli aspetti, di seguito elencati, complementari tra loro e l’uno propedeutico all’altro e viceversa:

a) aumento del numero degli impianti, privati e federali, con particolare attenzione alle nostre carenze impiantistiche nelle grandi città; analogamente censire l’impiantistica esistente per valutarne non solo lo stato, ma anche la necessità, possibilità ed opportunità di ammodernarla;

b) aumentare in modo consistente il numero dei tesserati (di ogni età e di ogni categoria) e delle società affiliate/aderenti, coinvolgendo nell’operatività il maggior numero possibile di familiari dei tesserati e tutti gli appassionati volonterosi. L’aumento delle società va accompagnato dall’attenzione per le società effettivamente “complete” nelle loro possibilità agonistiche. Sostenere queste ultime individuando le loro reali necessità, alle quali rispondere anche con nuove modalità di servizio, che non sempre si esauriscono nei contributi;

c) crescita continua della qualità degli istruttori federali oltre a favorirne l’aumento numerico ed una loro omogenea diffusione sull’intero territorio nazionale. Risulta utile, in proposito, rianalizzare ed, eventualmente, rideterminare gli attuali livelli tecnici federali. Creare situazioni e metodi di comunicazione che favoriscano lo scambio di opinioni tra di loro;

d) formare gruppi dirigenti federali, territoriali e societari che abbiano, tra di loro, un intenso scambio di informazioni che li aiuti a migliorare la loro qualità operativa e propositiva. Indispensabile valorizzare, al massimo, il ruolo delle Delegazioni territoriali, in particolare quelle regionali, che devono essere attive e vivaci;

d) potenziare la nostra comunicazione ed il nostro dialogo interni, anche preventivi, per informare sui progetti e gli obiettivi federali, per farli condividere; 

f) la serietà dei comportamenti, fuori e dentro le gare, all’interno ed all’esterno dell’organizzazione federale, è fondamentale per confermare e rafforzare la nostra credibilità come organizzazione affidabile ed attrattiva;

 La gestione formativa ed agonistica richiede:

a) una moltissima e prevalente attenzione all’attività giovanile, scolastica, comprendendo in quest’ultima anche la presenza dello squash nelle Università;

b) un progetto, ben analizzato e ben ragionato, di abbassamento dell’età di avviamento allo squash, pur se non agonistico;

c) il trovare formule e meccanismi per attrarre e riattrarre nello squash il maggior numero possibile di praticanti;

d) un maggior numero di competizioni territoriali che evitino trasferte faticose e costose, ma soprattutto sproporzionate al valore tecnico dei partecipanti. Scelte agonistiche faticose, in tutti i sensi, debbono essere una libera scelta non un obbligo senza alternative;

e) il perseguire il ripetersi di significativi risultati agonistici internazionali, alimentando la passione ed il rispetto verso la maglia azzurra e quella dei vari titoli italiani;

f) una maggiore presenza dello squash nelle grandi manifestazioni internazionali, ad es. Giochi del Mediterraneo, per non parlare del sogno “Olimpiadi”.

Sono, poi, aspetti sui quali aprire un’ulteriore riflessione:

a) creare una maggiore consuetudine di rapporti con il Coni e con Sport e Salute;

b) il costo della pratica agonistica;

c) creazione un ufficio stampa nazionale – quanto serve la pubblicità?

d) Il professionismo nello squash.

Resta inteso che su tutti i punti sin qui elencati si dovrà aprire un confronto sul come attuarli coerentemente con le considerazioni e con i principi in questo testo affermati; tale approfondimento sarà affidato a commissioni presiedute da consiglieri federali.